La valle trentina ha realizzato una guida che elenca i percorsi ideali (e i consigli di sicurezza) per godere del meglio della montagna invernale riscoprendo le tradizionali racchette da neve, sempre più in voga tra i turisti. In programma inoltre decine di passeggiate collettive. Come la Pejo de Not, percorso in notturna di 6 chilometri. La 6a edizione si terrà venerdì 17 gennaio alle 19.
Peio (TN) 7 gennaio 2020 – Le piste da sci hanno sempre il proprio fascino e le moderne tecnologie permettono di tenerle in condizioni perfette per la maggior parte della stagione invernale e per la gioia degli sciatori. Ma c’è una cosa che lo sci alpino, per forza di cose relegato tra piste di discesa e impianti di risalita, non può offrire a chi ama vivere la montagna a pieno: la libertà di movimento alla scoperta degli odori, dei rumori e dei colori più veri. Non è un caso che, anno dopo anno, stiano aumentando gli appassionati delle ciaspole. Un’escursione con le racchette da neve è infatti un’esperienza unica, che riporta a un lontano passato, quando proprio con questi attrezzi di antica origine le genti di montagna si trasferivano in inverno da un luogo all’altro.
Per riscoprire e diffondere questo strumento tradizionale di passeggio sulla neve, la Val di Sole ha messo in campo diverse iniziative: come la “Pejo de Not”, un raduno non competitivo – giunto ormai alla 6a edizione – che permette di assaporare le meraviglie naturali del Parco Nazionale dello Stelvio nel momento più suggestivo. Quando, cioè, il sole è ormai tramontato e la luna rende tutto più magico. A organizzarlo, venerdì 17 gennaio, è il Consorzio Turistico Pejo 3000 in collaborazione con la Sat di Pejo, Soccorso Alpino di Pejo e Gruppo Alpini Val di Pejo.
La ciaspolata in notturna partirà alle ore 19 dalla località Biancaneve a Cogolo. Attraverso un percorso di 6 chilometri di lunghezza e 240 metri di dislivello, passando per Pegaia, dopo aver lambito lo storico borgo di Celledizzo arriverà nella centralissima piazza Monari di Cogolo di Peio, dove, ad attendere i partecipanti, sarà una gustosa cena tipica (info e modalità di iscrizione disponibili sul sito visitvaldipejo.it).
Dalla Val di Sole una guida per chi ama (o vuole riscoprire) le ciaspole
Ma la Pejo de Not è solo uno delle decine di appuntamenti che gli amanti delle ciaspole possono scoprire in Val di Sole. Ogni pomeriggio ci sono infatti passeggiate organizzate a Marilleva, Passo Tonale, Folgarida e Peio. E ogni settimana, vengono inoltre organizzate dal Parco Nazionale dello Stelvio, con la collaborazione delle Guide Alpine, gite della durata di una giornata, mezza giornata o serali al chiaro di luna in Val di Rabbi e in Val di Pejo, suggestive vallate laterali della Val di Sole. Un’esperienza alla portata di tutti (non richiedono particolare preparazione tecnica e l’attrezzatura viene fornita dall’organizzazione).
Per aiutare i turisti a riscoprire le emozioni assicurate dalle ciaspole, l’Azienda di Promozione turistica della Val di Sole ha realizzato una guida ad hoc: “Walk: a piedi d’inverno”. Al suo interno, 21 itinerari con tutte le informazioni necessarie al turista. I dati inseriti nella guida trovano corrispondenza sul territorio con percorsi segnalati, battuti e percorribili anche dopo nevicate intense.
“Ciascun itinerario presenta lungo il percorso una segnaletica in legno con frecce direzionali biancoazzurre, collocate nei punti o passaggi più delicati per l’escursionista” spiega Fabio Sacco, direttore generale dell’APT Val di Sole. “Nella guida, invece, i tracciati, oltre ad essere descritti dettagliatamente, sono presentati con una foto panoramica, una cartina geografica illustrativa e un box che presenta località, accesso, quota di partenza, quota di arrivo, tempo di percorrenza, lunghezza del percorso e difficoltà del tracciato: facile, medio, abbastanza impegnativo, impegnativo”.
I consigli delle Guide Alpine
Ma le escursioni con le ciaspole, come tutte le attività sportive in montagna, richiedono attenzione e cautela. Essenziale quindi porre la massima attenzione ai pericoli che l’ambiente invernale presenta: terreno ghiacciato, lastre di ghiaccio in prossimità dei corsi d’acqua, giornate con periodo di luce solare ridotta, ambiente più solitario con pochi punti di riferimento aperti (baite, malghe ed altro), temperature basse ed in alcuni casi pericoli di valanghe. “Le escursioni vanno quindi affrontate solo aver analizzato attentamente le caratteristiche del percorso” spiega Davide Pedergnana, direttore delle Guide Alpine della Val di Sole, che ricorda cinque essenziali regole alle quali è importante attenersi.
L’itinerario va scelto tenendo conto delle proprie capacità fisiche ed atletiche. Per le prime uscite, è meglio limitarsi a itinerari più semplici, che presentino dislivelli e lunghezze ridotte. Camminare con le racchette da neve (“ciaspole”) comporta un impegno energetico maggiore di una normale passeggiata.Inoltre, occorre sempre informarsi sulle condizioni metereologiche attuali e future, sulla situazione della neve consultando il bollettino valanghe e, sulla base di queste fondamentali informazioni, si può individuare l’itinerario più̀ consono”.Soprattutto dopo nevicate particolarmente abbondanti, va poi controllata la percorribilità dei percorsi. “In questo caso, il miglior suggerimento è di affidarsi alle Guide Alpine, che sono i migliori conoscitori delle bellezze ma anche dei pericoli della montagna”.Al tempo stesso, è importante essere dotati di un’attrezzatura e abbigliamento adeguati: racchette da neve con rampone anti ghiaccio, bastoncini, capi di abbigliamento invernali comodi e caldi, guanti, berretto, scarponi da trekking, occhiali e crema solare. Ad essi vanno aggiunti zainetto con piccola dispensa alimentare, thermos di bevande calde, piccolo “kit” di primo soccorso e una copertina termica.
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