In Trentino il campo estivo che forma i pompieri (e i cittadini) del futuro
Questo weekend Cles, in Val di Non, ospita il 19° Campeggio provinciale Allievi Vigili del Fuoco. Oltre 900 bambini e ragazzi tra 10 e 18 anni imparano le prime regole di intervento e di comportamento in caso di incendio o di altre calamità naturali. Ma soprattutto comprendono l’importanza del lavoro di squadra e lo spirito di corpo. Doti fondamentali per accrescere il capitale umano di un territorio
Cles (TN), 24 giugno 2022 – L’impressionante emergenza siccità che sta coinvolgendo tutta Italia rende di grande attualità l’esigenza di disporre di persone preparate a gestire le conseguenze che essa porta. A partire dal rischio incendi e alle molte altre calamità che inevitabilmente crescono insieme ai cambiamenti climatici. Non solo figure professionali ma anche un fitto tessuto di gente comune che abbia la consapevolezza di cosa serve per difendere un territorio. E certe cose, fondamentali per accrescere il capitale umano, non si è mai troppo piccole per impararle.
Ecco perché riveste particolare importanza il campo per giovani pompieri che da giovedì e fino a domani viene ospitato a Cles, in Trentino. Oltre 900 bambini e ragazzi tra 10 e 18 anni, riuniti insieme ai loro istruttori per il Campeggio provinciale Allievi Vigili del Fuoco. Non un evento estemporaneo: questa è la 19a edizione e si torna a riunirsi dopo le limitazioni imposte dalla pandemia. Ma l’emergenza siccità dà un’importanza ulteriore a questo appuntamento.
Fronteggiare le calamità naturali connesse con gli eventi meteo estremi richiede infatti sia conoscenze specifiche, sia la capacità di cooperare e lavorare in squadra. Doti che poi risultano utili anche in molti altri ambiti della vita sociale e lavorativa. Di “esperienza straordinaria di relazione, formazione e condivisione” parla Mattia Gottardi, assessore agli Enti Locali della Provincia Autonoma di Trento. ”Quello che si impara – spiega Gottardi – lo si porta con sé tutta la vita, anche se da adulti non si entrerà a fare attività operativa nei Corpi: rispetto delle regole, valore del fare con gli altri e lavoro di squadra”.
La reazione entusiastica e appassionata delle centinaia di giovani coinvolti evidenzia quanto questi temi siano naturalmente sentiti dalle nuove generazioni. Pronte a dare il proprio contributo per il futuro della propria terra. Un modo, anche giocoso, per farli partecipare concretamente al benessere della propria comunità. “È un’esperienza di crescita personale che consiglio a tutti i ragazzi – commenta Eleonora, 14 anni – perché dà un incarico di responsabilità a noi giovani e fa percepire concretamente quanto sia importante l’altruismo per il progresso della collettività”. Ovviamente, questo tipo di iniziative richiede sacrifici. Ma è tempo ben investito, conferma Luca, 15 anni “Qui non si apprendono solo nozioni teoriche ma soprattutto stili di comportamento e di interazione reciproca che penso siano utili per aiutare il prossimo in qualsiasi situazione”.
In Trentino peraltro la tradizione di volontariato e di partecipazione alle attività dei Vigili del Fuoco è ben radicata. Un esempio per molti altri territori e un valore aggiunto quando si tratta di fronteggiare emergenze naturali: sono infatti oltre 1100 gli allievi Vigili del fuoco volontari mentre sono oltre 5000 i Vigili volontari in servizio attivo, 236 i Corpi che sono presenti su tutto il territorio provinciale e collaborano con il personale del Corpo permanente nelle attività di soccorso tecnico.
Sono numerose le attività che attendono gli allievi nei 4 giorni del campeggio: dall’allestimento e del campo alle escursioni; dalle manovre alle attività nel campo. Il tutto si concluderà con la sfilata per le vie di Cles prevista domenica e con la dimostrazione dell’abilità raggiunta nelle manovre operative che concluderà il campeggio.