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Extravergine, trasparente e sostenibile:

così il Made in Italy Carbon neutral conquista il mercato USA

Dalla tracciabilità della filiera al piano di riduzione e compensazione delle emissioni: Bellucci, olio italiano a forte vocazione biologica, è il prodotto di punta dell’offerta di Certified Origins, impresa Toscana nata con l’obiettivo di diffondere il gusto tricolore nella grande distribuzione statunitense. “Ridurre e compensare le emissioni? È solo l’inizio”, spiegano dall’azienda. “Pronti a replicare l’esperienza con altre linee di prodotti”

Milano, 28 aprile 2022 – Da oggetto misterioso a icona del lusso gastronomico, fino a trasformarsi in prodotto di largo consumo. È la parabola americana dell’olio d’oliva, prelibatezza sempre più diffusa sulle tavole delle famiglie USA. L’offerta dei marchi Made in Italy, in questo senso, è notoriamente ampia, come si addice, del resto, a un mercato fortemente concorrenziale. Ciò non toglie, tuttavia, che i brand più innovativi possano distinguersi dagli altri nell’incontrare il favore dei consumatori. Con la ragionevole sicurezza, nel medio periodo, di acquisire un vantaggio competitivo quando gli sforzi, oggi volontari sul fronte della neutralità climatica, diverranno magari obblighi di legge.

Lo sa bene Certified Origins, azienda toscana specializzata nell’esportazione nonché distributore dell’extravergine Bellucci, olio tricolore destinato esclusivamente al mercato estero. La sua particolarità? Una certificazione carbon neutral frutto della collaborazione con Climate Partner, la società tedesca che ha aperto recentemente i suoi uffici anche a Milano e che dal 2006 sostiene le aziende nella misurazione, nella riduzione e nella compensazione delle emissioni residue.

“Ci siamo avvicinati a Climate Partner con un obiettivo preciso: trasformare un bene già tracciabile in un prodotto completamente sostenibile”, spiega Giovanni Quaratesi, Direttore della divisione Vendite e Business Development di Certified Origins negli Stati Uniti. “Ad oggi abbiamo completato il processo di calcolo delle emissioni registrate lungo la filiera e abbiamo già scelto il progetto di compensazione per bilanciare le emissioni di gas serra inevitabili”.

Nata dall’iniziativa di due cooperative toscane e di un terzo partner con una forte vocazione commerciale, l’azienda ha scelto di puntare su un prodotto già ben avviato che conta oggi diverse linee. Su tre di queste (Olio Bellucci Italiano, Italiano Bio e Toscano IGP Bio), quelle di maggior successo in termini di volumi, è stato avviato il lavoro con Climate Partner. Un’operazione resa più semplice dalla precedente collaborazione dell’azienda toscana con il colosso americano Oracle che ha favorito la massima trasparenza lungo l’intera filiera.

Tutto nasce dall’impiego della blockchain, una tecnologia tipicamente associata al mondo delle criptovalute ma capace ormai di trovare una pluralità di applicazioni in molti settori diversi. Tra queste anche il monitoraggio dei processi che si fonda a sua volta sull’elaborazione dei dati informatici che rendono tracciabile il prodotto. La blockchain, in questo caso, fornisce una piattaforma partecipata dai soggetti coinvolti nella quale le informazioni viaggiano in automatico. In questo modo ogni cosa che accade nel ciclo di produzione viene comunicata rapidamente a tutti partecipanti. Che, di fatto, si ritrovano a gestire insieme uno strumento di controllo condiviso fondato sulla trasparenza e la fiducia reciproca.

“Le operazioni condotte con Oracle – spiega Quaratesi – per circa due anni hanno rappresentato una base di partenza ottimale che ha reso più semplice il lavoro successivo sul calcolo delle emissioni”.

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È a quel punto che entra in gioco Climate Partner, il cui ruolo è stato essenziale per costruire il piano di carbon neutrality : “Lavorare con Certified Origins è stato davvero stimolante”, spiega Giorgio Bertolini, Head of Climate Partner Italia. “Trovare un’azienda motivata sul fronte ambientale e che capisce l’importanza degli investimenti necessaria ad abbattere e compensare le proprie emissioni è fondamentale per raggiungere rapidamente gli obiettivi prefissati. Siamo certi che la grande attenzione per la tutela ambientale e la forte propensione all’innovazione continueranno a ispirare le scelte dell’azienda nel nome della sostenibilità produttiva”.

L’esperienza, del resto, non manca: l’azienda, ad esempio, ha già sviluppato una partnership con Loop, un’impresa statunitense che si impegna nella diffusione di un servizio di vuoto a rendere nei supermercati. Un’iniziativa che consente di raccogliere, lavare e ricondizionare il packaging garantendone così il riutilizzo. Certified Origins, inoltre, è attualmente al lavoro per studiare diversi interventi di riduzione delle emissioni e per creare una nuova etichetta che riporti le informazioni aggiornate sulla neutralità climatica dell’olio Bellucci.

E non è tutto: “La nostra intenzione è quella di replicare l’esperienza con altre linee di prodotti”, conclude Quaratesi. “Il messaggio è chiaro: nel mondo di oggi la tutela dell’ambiente nei processi di produzione rappresenta l’unica strada possibile. Siamo certi che i consumatori sapranno cogliere pienamente il senso delle nostre scelte, premiandoci con la loro fiducia”.

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