In occasione della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, il Comune dell’alta Val di Sole aderisce al progetto ANCI che vuole far diventare il Soldato simbolo della Grande Guerra cittadino d’Italia indipendentemente dal colore della divisa.
Ossana (TN), 4 novembre 2021 – Il conferimento di una cittadinanza onoraria ha sempre un valore simbolico. Ma quella ufficializzata oggi dal Comune di Ossana in alta Val di Sole è unica nel suo genere: perché riguarda un soldato morto oltre cento anni fa ma noto a tutti: il” Milite ignoto”. Il Milite Ignoto è una figura simbolo della storia nazionale ma in questi territori di confine assume anche altri significati storici e politici.
La decisione di Ossana fa seguito alla delibera del consiglio comunale dell’8 luglio scorso. La scelta di festeggiare la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto proprio oggi coincide non solo con la Festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate ma anche con il centenario della traslazione del Soldato da Aquileia a Roma, nell’Altare della Patria al Vittoriano. Il luogo scelto per la cerimonia è altrettanto simbolico: il Parco della Pace, ex cimitero Austro Ungarico e che oggi rimane come luogo storico testimone delle ferite che hanno segnato questo territorio dove le grandi potenze mettevano in gioco migliaia di vite umane.
L’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) in questa data si è posta l’obiettivo di realizzare, in ogni angolo del Paese, il riconoscimento della “paternità” del soldato che per un secolo è stato volutamente ignoto e diventa così Cittadino d’Italia, rientrando nella simbologia che appartiene all’identità nazionale. Il Comune di Ossana ha aderito all’iniziativa, insieme ad oltre cento Comuni e, con l’occasione, ha svelato anche la lapide dedicata al Milite Ignoto e ai Caduti di tutte le guerre in una cerimonia organizzata con il gruppo alpini di Ossana.
Il tema del ricordo di chi è morto in guerra, in questi luoghi è ancora più sentito che altrove: territorio di frontiera, il Trentino ha infatti pagato un altissimo tributo di sangue durante i conflitti del secolo scorso. Per la sua peculiarità, per molti anni i Caduti – soprattutto quelli della Grande Guerra del 1914-18 – hanno però vissuto in un limbo del ricordo. La Prima Guerra mondiale ha infatti segnato profondamente le sorti della gente trentina: oltre 60mila uomini, partiti dalle nostre valli, furono inviati a combattere per lo più sul fronte russo, sotto le insegne militari dell’Impero austro-ungarico al quale questa terra apparteneva. Di essi, oltre 10mila soldati non fecero mai ritorno alle proprie famiglie. Nel 1915, inoltre, l’ingresso nel conflitto del Regno d’Italia trasformò lo stesso Trentino in un fronte di guerra: circa 75mila persone furono evacuate e l’intera popolazione, una delle molte minoranze che componevano l’Impero, fu spesso oggetto di sospetto e di discriminazione da parte delle stesse Istituzioni che avevano, sino ad allora, servito. Altri 30mila civili furono sfollati dall’avanzata dell’esercito italiano e si ritrovarono profughi nei territori interni della Penisola.
“Con il conferimento dell’onorificenza – dichiara la sindaca di Ossana, Laura Marinelli – la nostra comunità intende onorare tutti i morti del primo conflitto mondiale, riflettendo sulla storia, sull’identità nazionale e sul senso di servire la propria comunità sia essa nazionale o territorio. Il Conflitto mondiale ha cambiato infatti le sorti dei nostri territori che da Austriaci sono diventati Italiani. L’occasione è preziosa per ribadire il ripudio di ogni totalitarismo e ogni guerra. Per questo ringrazio per la presenza di tutte le autorità ma anche della rappresentanza delle classi dell’Istituto Comprensivo Alta Val di Sole che l’anno scorso ha lavorato molto con i ragazzi per diventare “Scuola di Pace” diffondendo i valori di una sana e pacifica convivenza. Confidiamo che la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, simbolo delle vittime di tutti i conflitti armati, sia di monito a non ripetere gli errori del passato, in ossequio ai valori fondanti della nostra Costituzione. Gli ideali di libertà, democrazia e fratellanza per i quali migliaia di soldati sono morti – conclude la sindaca – rimangono oggi validi più che mai e possono essere declinati attraverso l’impegno civico e nel volontariato. Una preziosa eredità per le generazioni future”.
Nell’occasione, uno speciale encomio è stato conferito al comandante dei Vigili del Fuoco Antonio Bezzi per la sua fondamentale e instancabile opera svolta al comando della delegazione della locale Protezione Civile in occasione dell’alluvione del 2020. Un simbolo del sacrificio che si può fare anche oggi per la propria comunità.
Alla cerimonia hanno preso parte le maggiori autorità militari e civili del territorio, tra cui il capogruppo ANA di Ossana Giovanni Bezzi, il colonnello Simone Salotti comandante provinciale dei Carabinieri del Trentino, il comandante della Guardia di Finanza compagnia di Cles William Pilati, il capitano della compagnia di Cles Guido Quatrale, il maresciallo della stazione di Mezzana Giorgio Pavan e le sindache di Pellizzano e Terzolas in rappresentanza dei sindaci della Val di Sole.