Le celle ipogee e la funivia delle mele sono state presentate oggi presso lo spazio allestito a Siracusa in concomitanza con la partecipazione al prestigioso evento internazionale. Ideata dal Consorzio, la sorprendente esperienza immersiva conduce i visitatori nel cuore della montagna dove la frutta trova un ambiente ideale per una conservazione sostenibile.
Siracusa, 21 settembre 2024 – Dalla sala di lavorazione al centro della montagna, dove le gallerie conducono ai rinomati magazzini naturali protetti dalla roccia. È il percorso della nuova Funivia delle mele, l’impianto a fune di prossima inaugurazione che consentirà a Melinda di mettere in pratica una soluzione di trasporto a basso impatto unica al mondo. Ma è anche l’itinerario compiuto idealmente dai visitatori del Melinda Theatre, l’originale spazio espositivo inaugurato oggi dal Consorzio nella città di Siracusa dove la prossima settimana si apriranno i lavori del G7 dell’Agricoltura.
Un appuntamento di primaria importanza, quest’ultimo, che coinvolgerà i ministri dei Paesi più industrializzati del Pianeta accendendo i riflettori su un segmento chiave della nostra economia. E che, non a caso, ispira la concomitante Expo Divinazione, rassegna delle eccellenze agricole e ittiche italiane, in programma nell’isola di Ortigia dal 21 al 29 settembre, che vedrà la partecipazione della stessa Melinda. Un grande evento istituzionale, insomma, pensato per celebrare la forza del settore agroalimentare italiano e il suo legame con i territori che le produzioni stesse – e le loro iniziative promozionali – contribuiscono a valorizzare a beneficio di altri settori. Tra questi anche quello turistico, un comparto che proprio in Sicilia, peraltro, mostra una forte vitalità (quasi 16,5 milioni, secondo i dati della Regione, le presenze complessive registrate dall’isola nel 2023 con una crescita del 10,8% su base annuale).
“L’agroalimentare costituisce uno dei maggiori punti di forza dell’economia italiana nonché un fattore primario di spinta al nostro export, sia sul piano economico che su quello culturale. Lo dimostrano le tante realtà che espongono in questi giorni all’Expo” ha dichiarato, durante l’inaugurazione del teatro, il Ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida “Accanto all’immenso patrimonio delle eccellenze produttive, il comparto italiano sa mostrare al mondo anche una propensione all’innovazione che, come dimostra il caso di Melinda, si fonda su un uso efficiente delle risorse per lo sviluppo di innovazioni tangibili e di grande impatto”.
Aperto fino alla conclusione dell’Expo, il Melinda Theatre è stato realizzato con la partecipazione di Gruppo Cassa Centrale Credito Cooperativo, Cassa Rurale Val di Non Rotaliana e Giovo, Banca per il Trentino Alto-Adige, Fellin Legnami, progetto SOPHIA, Unitec, Leitner-Agudio, Scavi Cesare Gabardi e Sarmec. Si tratta di un’installazione immersiva che, in uno scenario prestigioso e di grande rilevanza, punta a coinvolgere gli ospiti provenienti da tutto il mondo in un’esperienza capace di svelare attraverso i suoi effetti sorprendenti le caratteristiche e i vantaggi della frigoconservazione naturale garantita dalle famose celle ipogee.
Collocate presso la miniera Rio Maggiore, punto d’arrivo della funivia, queste peculiari “stanze” di roccia sfruttano le proprietà isolante della dolomia per conservare le mele risparmiando fino al 30% della corrente elettrica richiesta dai magazzini di superficie. È stato proprio l’ambiente delle ipogee, non a caso, a ispirare il design del Melinda Theatre con l’obiettivo di creare un’autentica esperienza immersiva per i visitatori che si addentrano simbolicamente nella montagna seguendo lo stesso percorso della frutta.
“Con il Melinda Theatre abbiamo voluto regalare un’esperienza insolita e suggestiva ai visitatori ricreando le atmosfere di un ambiente davvero peculiare come quello delle celle ipogee e della montagna”, ha dichiarato il presidente di Melinda e APOT, Ernesto Seppi. “In questo modo vogliamo far comprendere in modo originale al pubblico presente a Ortigia l’importanza dell’opera per l’economia trentina e il ruolo esercitato dalla roccia dolomitica nel creare condizioni ideali per una conservazione a basso impatto”.
L’impegno per la mitigazione climatica attraverso la ricerca di soluzioni innovative ed efficienti ha ispirato, non diversamente, la stessa funivia. Nato da un progetto vincitore del bando PNRR per lo sviluppo della logistica agroalimentare, l’impianto a fune, che sarà inaugurato nei prossimi mesi, garantirà infatti il trasporto efficiente della frutta riducendo contemporaneamente le emissioni di gas serra. Estesa per 1.430 metri di lunghezza e 87 di dislivello, la struttura consentirà di trasportare ogni ora 460 contenitori impilabili dalla sala di lavorazione di Melinda, nel paese di Predaia, alla miniera di Rio Maggiore. Evitando, secondo le stime, 6.000 viaggi di tir all’anno per un totale di 12.000 chilometri di trasporto su gomma risparmiati.
“Siamo davvero orgogliosi, attraverso questa installazione, di poter presentare in un contesto internazionale di così grande rilievo l’operosità e il senso di concretezza del mondo agricolo, un comparto fatto di persone attente e generose che, anche grazie al supporto fondamentale delle istituzioni, sanno trovare soluzioni nuove ai tanti problemi che interessano la filiera produttiva”, ha concluso Seppi. “In tal senso la funivia rappresenta un esempio emblematico di iniziativa efficace nel contrasto all’inquinamento e nella tutela della sicurezza in una fase delicata come quella del trasporto della frutta”.