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Cittadini per la scienza: tra ciaspole e curiosità, il Giardino Botanico svela i suoi segreti
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Cittadini per la scienza: tra ciaspole e curiosità, il Giardino Botanico svela i suoi segreti

Dieci ettari, duemila esemplari vegetali e una fauna tutta da scoprire. Così il Giardino Botanico Alpino Viote si è presentato ai partecipanti della ciaspolata del 4 gennaio. Un’iniziativa, organizzata da ApT Trento e MUSE, fondata sui principi della Citizen Science, un approccio basato sull’interscambio tra il pubblico e gli esperti. Previste repliche nel mese di febbraio

Trento, 5 gennaio 2023 – Scoprire la montagna e la sua vegetazione, osservare la meraviglia di una natura capace di adeguarsi alle condizioni climatiche preservando il proprio equilibrio, ammirare da vicino le specie che popolano il territorio cogliendone le caratteristiche peculiari. Sono queste le opportunità colte dai partecipanti della Ciaspolata al Giardino Botanico Alpino Viote, l’iniziativa, organizzata dall’Azienda per il Turismo Trento Monte Bondone in collaborazione con il MUSE – Museo delle Scienze di Trento, svoltasi il 4 gennaio.

Accompagnati da un esperto del museo, gli escursionisti hanno vissuto una giornata davvero speciale osservando le caratteristiche dell’ambiente d’alta quota e della neve analizzando la capacità della fauna di adattarsi al freddo. I partecipanti sono stati inoltre coinvolti in alcune esperienze pratiche come la ricerca delle tracce degli animali e l’osservazione delle loro strategie di sopravvivenza. L’evento, infine, ha proposto ulteriori attività presso la Sala delle Erbe, lo spazio espositivo dedicato all’esposizione di piante officinali.

Quella realizzata nell’occasione non è stata una semplice visita guidata. L’intera iniziativa, infatti, si è fondata sul coinvolgimento attivo dei partecipanti. Una strategia di studio e apprendimento che ruota attorno all’interscambio tra pubblico ed esperti e che intende favorire non solo l’apprendimento ma anche la consapevolezza delle persone, chiamate ad assumere un ruolo diretto nella protezione dell’ambiente e della biodiversità. Questo paradigma, noto come Citizen Science, è sempre più diffuso a livello internazionale grazie all’impegno di enti e istituzioni che coinvolgono da tempo i cittadini nella costruzione del sapere scientifico. Tra questi non manca ovviamente il MUSE, promotore delle buone pratiche di sviluppo del senso critico e civico, nel segno di una scienza democratica, aperta e accessibile a tutti. Nel 2019, lo stesso Museo ha aderito all’ECSA, l’Associazione Europea di Citizen Science, attivando una serie di attività dedicate.

L’escursione ha consentito ai partecipanti di scoprire alcune caratteristiche peculiari della fauna che popola la montagna. “Uno degli aspetti più interessanti è costituito dalle strategie di adattamento al clima invernale”, spiega Elisabetta Filosi, zoologa e operatrice didattica presso il MUSE. “Alcuni animali, come le marmotte ad esempio, vanno in letargo nei mesi più freddi sfruttando la loro abilità di rallentare il metabolismo e il battito cardiaco per risparmiare le energie in attesa della primavera. Altri esemplari sono invece in grado di costruire ripari sotto il manto nevoso per proteggersi dalle intemperie; altri ancora migrano a fondovalle alla ricerca di un ambiente più adatto”.

Un’esperienza capace di soddisfare la curiosità degli osservatori, dunque. Ma anche un’occasione per apprendere alcune irrinunciabili buone pratiche di convivenza con gli animali. “La montagna ospita una fauna ricca che comprende, tra gli altri, camosci, caprioli, volpi, lepri, orsi e lupi”, sottolinea ancora Elisabetta Filosi. “La regola generale è semplice: questi esemplari vanno lasciati tranquilli. Dobbiamo quindi evitare di avvicinarli e di dar loro da mangiare, scegliendo al contrario di ammirarli a distanza tenendo sempre i nostri mondi separati”.

La ciaspolata del 4 gennaio non rappresenta un’iniziativa isolata. Di fronte all’alto numero di richieste di partecipazione, gli organizzatori hanno annunciato due nuovi appuntamenti per i giorni 5 e 12 febbraio. “Queste esperienze assumono un valore particolarmente importante per la loro capacità di trasmettere non solo le conoscenze ma anche la piena consapevolezza della nostra responsabilità di esseri umani e cittadini nel garantire una convivenza pacifica con l’ambiente e i suoi abitanti”, spiega il Direttore dell’APT, Matteo Agnolin. “L’interesse e l’attenzione mostrati dai partecipanti evidenziano ancora una volta la forte propensione della nostra comunità alla costruzione di un rapporto armonico e rispettoso con l’ambiente, le sue risorse e i suoi abitanti”.

Esteso per 10 ettari, il Giardino Botanico Alpino Viote, uno dei più antichi e grandi delle Alpi, ospita circa duemila specie di piante di alta quota, molte delle quali a rischio estinzione. Caratterizzato da un ambiente variegato, che comprende aiuole rocciose, laghi, torbiere, praterie fiorite e boschi, questo spazio unico a cielo aperto contribuisce alla conservazione della biodiversità degli esemplari vegetali delle principali catene montuose del mondo e partecipa al programma internazionale di scambio non commerciale di semi, redigendo ogni anno la lista dedicata “Delectus seminum”.

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