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Riapre il Castello di San Michele, simbolo dell’alta Val di Sole
Melinda, ricavi e liquidato in crescita 
Ciao Matteo

Riapre il Castello di San Michele, simbolo dell’alta Val di Sole

Ogni week-end fino a giugno. Poi tutti i giorni

Il gioiello medievale sorge nel piccolo borgo di Ossana in una posizione strategica. Risalente al XII secolo, è stato restituito alla cittadinanza nel 2014 dopo vent’anni di restauri ed è oggi un punto di riferimento per la vita culturale e artistica solandra

OSSANA, 20 aprile 2022 – Un gioiello dell’architettura medievale, un luogo simbolo per il territorio. Ma anche, se non soprattutto, una vera e propria icona per i visitatori che, anno dopo anno, la stanno riscoprendo sempre più numerosi. È il Castello di San Michele, suggestiva fortificazione medievale che sorge su uno sperone di roccia tra la regione trentina e l’Alto bresciano dominando il borgo di Ossana e l’intera Val di Sole. Luogo magico e senza tempo, il maniero ha riaperto ufficialmente i battenti nel weekend di Pasqua, proponendosi nuovamente come tappa irrinunciabile.

“Il Castello di San Michele è uno dei luoghi simbolo della nostra valle”, spiega Laura Marinelli, sindaca di Ossana. “La riapertura al pubblico rappresenta una ulteriore occasione per far ripartire definitivamente il nostro territorio. A partire dall’estate l’intero complesso sarà visitabile tutti i giorni, una scelta che nasce dal desiderio di soddisfare la crescente presenza dei turisti”.

Basta uno sguardo ai suoi elementi caratterizzanti per cogliere in pieno il fascino di un bastione che da sempre esercita un fascino irresistibile sui visitatori. Dalle poderose mura al ponte levatoio, dall’avancorpo fortificato alla possente e tuttora ben conservata torre centrale che si erge per 25 metri, il castello è un vero e proprio libro aperto. Un compendio di storia e cultura, insomma, capace di trascinare i suoi ospiti in un viaggio quasi millenario.

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Intitolata a San Michele, il santo a cui era dedicata la cappella, la fortezza è stata edificata in epoca longobarda e compare nelle cronache fin dal 1191. Alla sua guida, nel corso dei secoli, si succedettero varie famiglie nobili: dai Principi Vescovi di Trento ai conti Tirolo-Gorizia. Nel XV secolo l’investitura passò ai de Federici, quindi agli Heydorf e ai Bertelli. A cavallo fra Ottocento e Novecento fu comproprietaria del maniero Bertha von Suttner, Premio Nobel per la Pace nel 1905. Soggetto a oltre vent’anni di restauri, la fortificazione ha riaperto al pubblico nel 2014.

Fino al 12 giugno, il Castello sarà visitabile il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 18. Apertura straordinaria anche il lunedì, nello stesso orario, in occasione del 25 aprile. Per l’intero periodo estivo, dal 18 giugno al 25 settembre, sarà possibile accedervi tutti i giorni della settimana, sempre dalle 10.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.

 
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