“Meno auto circolanti e veloce transizione verso l’elettrico:
l’Italia sostenga nella UE la fine delle emissioni auto entro il 2035”
Alla COP26 si discute di trasporti. L’Italia non aderisce all’impegno assunto da altri Stati per un addio ai veicoli endotermici. Carlo Tritto, Policy Officer di Transport & Environment Italia: “Occasione persa. Il nostro Paese è in cima alle classifiche per numero di vetture pro capite, responsabili del 16% delle emissioni di gas serra. Il governo italiano ora acceleri nelle politiche nazionali dei trasporti e si faccia promotore nella UE del phase-out delle auto a carburanti fossili entro il 2035”
Roma, 10 novembre 2021 – “Mai come durante la COP26 si stanno evidenziando i limiti e le incompatibilità che le nostre economie, basate sulle fonti fossili, hanno sulla salute del Pianeta. Se a livello internazionale è molto positiva l’adesione dell’Italia alla dichiarazione per mettere fine alle garanzie pubbliche per nuovi progetti di estrazione di petrolio e gas (‘dirottando’ così 8 miliardi di finanziamenti dalle fonti fossili all’energia pulita), dall’altra è un’occasione persa per l’Italia non aver aderito agli impegni assunti oggi alla COP da altri Stati per dire addio alle auto a carburanti fossili entro il 2035”. Lo evidenzia Carlo Tritto, Policy Officer per Transport & Environment Italia, in occasione della giornata dedicata al settore trasporti alla COP26 di Glasgow.
“Eppure l’Italia – ricorda Tritto – detiene il record europeo per densità di automobili (655 ogni 1000 abitanti) e non stupisce che il settore dei trasporti sia il principale driver delle emissioni di gas serra italiane, circa un quarto del totale. Come mostrano i recenti dati ISPRA, solamente le auto sono responsabili del 16% delle emissioni climalteranti della nostra economia. Questi numeri provano quanto sia urgente accelerare non solo nelle politiche e scelte internazionali ma soprattutto su quelle nazionali, rischiando altrimenti di risultare incoerenti”.
Per garantire un taglio immediato delle emissioni da trasporto, secondo T&E le priorità d’intervento del governo italiano devono essere due: ridurre il parco delle auto circolanti e spingere verso una sua decisa elettrificazione. “Le auto elettriche già oggi possono abbattere drasticamente le emissioni di gas serra e contemporaneamente evitare, non avendo il tubo di scappamento, migliaia di morti premature dovute alla qualità dell’aria. È dalle auto che bisogna iniziare a dimostrare la volontà di passare dal bla bla bla all’azione: l’Italia deve supportare in sede europea il 2035 come data di phase–out per veicoli endotermici e favorire target intermedi ambiziosi, al contrario di quanto dimostrato durante la giornata odierna alla COP26. Solo così – conclude Tritto – potrà accompagnare l’industria nella trasformazione del settore dei trasporti verso le zero emissioni”.