L’associazione di giornalismo ambientale Greenaccord Onlus in collaborazione con la Regione Lazio e l’Agenzia regionale per lo Sviluppo e Innovazione dell’Agricoltura del Lazio organizza una giornata di studio per indagare sul ruolo del cibo e dell’agricoltura nel dialogo proficuo tra i popoli.
Roma, 5 novembre 2018 – Sacro per tutte le religioni (e tradizioni) mondiali ma ormai da troppo tempo divenuto una ulteriore forma di strumento di profitto a svantaggio della salute, delle popolazioni locali e dell’ambiente. Eppure, tornando a dargli il giusto valore e significato, il cibo rappresenta un elemento che, dalla sua produzione al consumo, può contribuire a vincere le resistenze, ad aprirsi al nuovo e al differente, a sperimentare forme di contaminazione che incuriosiscano e attirino attenzione.
Può tornare ad essere uno strumento anti-intolleranza: elemento di congiunzione, di dialogo, di inclusione e convivenza pacifica, quanto mai urgente, considerando il progressivo affermarsi nella società occidentale di preoccupanti fenomeni di intolleranza verso cittadini stranieri.
Ma che cosa occorre per riconsegnare al cibo questi valori positivi? Le cose da fare non mancano: dal ripensare gli stili di consumo alla ricostruzione di tecniche di produzione e di filiere agricole che, riscoprendo i saperi tradizionali, riducano l’impatto ambientale e sociale dell’agricoltura e riaffermino la centralità dei piccoli produttori.
Per riflettere su questi temi cruciali, l’associazione di giornalismo ambientale Greenaccord Onlus in collaborazione con ARSIAL (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e Innovazione dell’Agricoltura del Lazio), organizza a Roma martedì 4 dicembre, dalle 9 alle 14 nell’Aula Magna Augustinianum di Via Paolo VI, la giornata di studio “Attorno al cibo per costruire dialogo, incontro, confronto e pace”.
“L’appuntamento – spiega il presidente di Greenaccord, Alfonso Cauteruccio – è finalizzato ad una analisi puntuale su quanto il cibo, nella storia dell’alimentazione, rappresenta un elemento unificatore e di conoscenza delle persone e della loro cultura. Le religioni, inoltre, hanno un denso rapporto con il cibo ed il suo significato, con spunti di riflessione, di condivisione e di simbologia”.
Tra i relatori che interverranno: Sandro Di Castro, già Presidente della Comunità ebraica romana; Ernesto Di Renzo, Storico dell’alimentazione, Università di Roma Tor Vergata; Paolo Trianni, teologo cattolico; Yahya Pallavicini, Presidente COREIS (Comunità religiosa islamica italiana); Svamini Hamsananda, Vice Presidente Comunità induista.
Nel corso dell’incontro verranno raccontate storie di integrazione attraverso il cibo. Come l’esperienza di Semi di Libertà Onlus, che ha realizzato un microbirrificio all’interno del carcere romano di Rebibbia e il ruolo dell’agricoltura sociale in favore delle persone con disabilità attraverso la testimonianza di Salvatore Stingo, presidente Agricoltura Capodarco.
La giornata di studio è stata riconosciuta dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio come evento valido per la formazione professionale. Ai giornalisti presenti, che si saranno iscritti preventivamente all’evento – già presente nella piattaforma SIGEF OdG (https://sigef-odg.lansystems.it) – verranno riconosciuti 5 crediti formativi.
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